L'eruzione del Sundhnúkagígar, attesa e temuta da settimane, è iniziata ieri sera, poco a nord della cittadina di Grindavik, evacuata da metà novembre, e molto vicina alla centrale elettrica che rifornisce l'intera penisola di Reykjanes. La frattura lunga 3 km provoca un'eruzione visibile da Reykjavik, distante più di 50 km. Il livello di allerta è stato quindi alzato ulteriormente, sapendo che l'eruzione durerà almeno settimane, se non mesi.
La rivista in lingua inglese Reykjavik Grapevine fornisce regolarmente aggiornamenti sulla situazione.